giovedì 6 febbraio 2014

Un sogno di ordinario shclero





E fu così che, qualche notte fa, sognai un episodio alquanto particolare.

Cagliari, Bar di Via Garibaldi. Giornata serena.

Massimo Cellino entrò all'interno del locale in maniera quasi furtiva, guardandosi attorno. Con dei grossi occhiali da sole e cappellino con visiera nera, si accinse ad occupare il tavolino più lontano dall'entrata, posizionato dinanzi al bancone del bar.
Barman: Ma lei è il presidente del Chiagliari Calcio?
Cellino: shhh, eia sono io. Non dirlo a voce alta, ca mi cassanta.
Barman: Si, certo. Mi scusi. Gradisce qualcosa?
Cellino: Sto aspettando gente. Candu arribara s'amigu miu, ti faccio un fischio su pippiu.
Al che il barman, entusiasta e al tempo stesso stranito dall'atteggiamento schivo e persuasivo del presidente, rimase in silenzio intento a preparare l'ordine da servire al tavolo vicino all'entrata, dove stava seduta una ragazza, presumibilmente straniera, dalla classica fisionomia inglese. Pertanto, dirigendosi verso il tavolo della ragazza, il barman notò entrare nel suo locale un signore corpulento, scuro di carnagione e con dei baffi neri. Vestiva elegante, e portava anch'egli dei grossi occhiali neri per mascherare il viso. Andò dritto verso il tavolo di Cellino, con aria nervosa e incerta.
Barman: Ceee, ma ge non aressi su tipu arabu ca boiri comprai su Casteddu? disse a toni bassi, mentre poggiava sul tavolo un marocchino ed un bicchiere d'acqua.
Whats? disse la ragazza che, come da pronostico, era veramente british.
No niente. Trattative calcistiche. Quel tipo appena entrato è Al Thani, vuole comprare il Chiagliari! Do you know Cellino's President? proseguì il barman.
La faccia sbigottita della cliente inglese fece intuire, in una manciata di secondi, che non aveva capito una parola.
Cosi il barman ritornò divertito alla sua postazione e si mise a lavare alcune tazzine, porgendo orecchio, seppur involontariamente, alla fugace discussione tra Cellino e il magnate Al Thani, patron della Qatar Sport Investment  nonché presidente del Psg .
Al Thani: Mr. Cellino, è certo che siamo lontani da occhi indiscreti?
Cellino: Amico, la ghe a Chiagliari, la gente, si fa i cazzi suoi. Funti cunvintusu ca seu a Leeds, figurari.
Al Thani: Ok Mr. Cellino. Veniamo a noi. Abbiamo circa 70 milioni da mettere sul piatto per sua squadra.
Cellino: Allora, goppai Al Thani. Parliamoci chiaro. La ghe Massimo non esti tontu. Il Chiagliari vale molto di più. Aiò, ghetta 90 milioni e non se ne parla più.
Al Thani: Get up? Ma stiamo a parlare da solo dieci minuti e dobbiamo già alzare?
Cellino: Non as cumprendiu nudda, enza. In sardo ghetta vuol dire butta. 90 milioni e d'accabbausu innoi, ca seusu giai chistionendi mera.
Al Thani: 70 milioni sono affare. Credo andare più che bene. Deve andare in Leeds, appena comprato club english. Le sto offrendo oro.
Cellino: La ghe Massimo non si fairi frigai da magnate arabo. Siamo a Chiagliari, qui c'è il mare. E pure il sole. Cosa vuoi cagare in paradiso e pulirti con i giornali. Non creu propriu.
AL Thani: Non ci capiamo, Mr.Cellino. Cosi sta facendo in modo di rompere nostri accordi.
Cellino: La ghe se mi shclero ci regalo tutto. Svendo tutto per due noccioline. Non fare incazzare a Massimo che qui comando io.
Al Thani: Mr Cellino, credo che trattativa sia conclusa.
Cellino: Toh, asi biu ca tappu cunvintu. Itta ci oriara. Scusa che chiamo Salerno e gli dico che ci siamo venduti il Chiagliari a scetti mera.
Al Thani: No, Mr. Cellino. Lei non capire, l'affare è...
Cellino: Apetta, un'attimino. Sto chiamando a goppai miu per dirgli dell'affare. No, non ne cago di trattative.
Al Thani: Credo che lei non capire. Io non...
Cellino: Ces la ga seisi abituausu mali in logu de bosatrusu. Ho detto che sto avvisando che hai comprato. Mancu candu compranta si prexianta custusu.
Al Thani: Arrivederci, Mr Cellino. Buona fortuna.
Cellino: Oh, apetta pagu pagu. E sa pila?
Al Thani. Pila?
Cellino: eh su dinnai, dindini, zacca il novantino nenno.
Al Thani: Dinnai? cosa dire?
Cellino: Su cash seu narendi. Lo vuoi o no il Chiagliari?
Al Thani: Si tenga squadra, Mr. Cellino. Affare andato in fumo.
Cellino: La non parlare di fumo ca shcleru mali. Aiò, contrattiamo ca tengu pressi. Devo andare a Leeds che il mister con le guance rosse mi sta già shcassando. Se mi fai shclerare, esonero anche a te seduta stante.
Al Thani: Tua prepotenza non ti porta lontano. Me ne vado, addio e buona vita.

Il barman aveva assistito a tutta la scena. Cellino stava mandando a rotoli la trattativa con gli arabi per l'acquisto della squadra. Anzi, aveva appena mandato tutto clamorosamente a rotoli. 

Cellino: Eh vabbè, cia cia. Du bendu a callincun'atru su club. Zacca stradoni oh s'arabu.

Così,  una volta concluso il diverbio con il conseguente abbandono del locale da parte del magnate arabo, il barman si fece avanti.
Presidente ma che ha combinato. Questi vogliono comprare il club e fare faville a Chiagliari e lei manda tutto a quel paese così. Si rende conto?
Cellino: Nara oh picciocheddu. Guarda che quando io stavo iniziando a masticare calcio tu shtavi giocando a pincareddu al Bashtione.
Barman: Se se. Resta il fatto che sta mandando la squadra alla rovina. Se proprio non vuole vendere, almeno dia un segnale alla città che lei ci tiene a questa squadra e a questi colori. I tifosi vogliono conferme. Si funti seghendi is callonisi. Ci vuole rispetto per questa squadra e per questa gente. Faccia qualcosa.
Udite le parole del barman, Cellino corse fuori, carico più che mai, e iniziò a sbraitare.

"Oh Gente, notizia dell'ultima ora. Il Chiagliari è mio e rimane nelle mie mani. Ta cazzu arabi ca funti tirchiusu e pranginti po pani. Che non buttano il cash che gli dico io. Ora vado a Miami, poi in Great Britain e poi si riparte qui a Chiagliari. Il vostro presidente non vi molla, ta gazzu oh. Forza Chiagliari seeempre."
La folla apprezzò. Grande presidente! Forza Cagliari! Avanti tutta, Massimo, urlarono. 
E fanculo ai troppi impegni, pensò Cellino. Che due squadre non sono poi così tante e si può fare bene comunque per entrambe, nonostante l'impegno su due fronti.
Cosi il Chiagliari rimase nelle mani di Cellino e adios Qatar Sport Ivestments. E non ci fu acquirente all'altezza di strappare il club dalle mani di Massimo "Ispanico" Cellino.
Atru ghe al mio segnale scatenate l'inferno. Tze.

E poi, bruscamente, mi svegliai. 
Non avendo ancora capito un accidenti circa il futuro della società rossoblù. Mah, bai e cicca!

Nessun commento:

Posta un commento