mercoledì 18 settembre 2013

Juventus, pareggio amaro: a Copenaghen finisce 1-1

Pareggio deludente per i bianconeri in Danimarca. Finisce uno pari in una gara totalmente dominata dalla squadra di Antonio Conte.

Fabio Quagliarella esulta dopo la rete siglata
Contro ogni pronostico, i danesi del Copenaghen strappano un pareggio fra le proprie mura contro una Juventus che, fino alla fine, ha provato invano ad aggiudicarsi l'intera posta in palio. A passare in vantaggio per primi sono proprio i padroni di casa. Complice una difesa addormentata, Jorgensen coglie di sorpresa Chiellini e insacca così, al quindicesimo, il pallone dell'uno a zero. L'occasione per pareggiare si presenta nei minuti successivi ma, sia Chiellini che Pogba, non riescono a buttare la palla in rete da pochi passi.
Nonostante i ripetuti attacchi, la Juve chiude il primo tempo con il passivo di uno a zero. Ad inizio ripresa, ancora bianconeri che, con Tevez, sfiorano il gol del pari sciupando cosi un'altra occasione. Il gol arriva poco dopo dai piedi di Fabio Quagliarella che insacca un pallone proveniente dalla sinistra con rapida freddezza. Le azioni si susseguono e sono tutte di stampo bianconero. Pirlo, Tevez e una traversa di Quagliarella le occasioni più nitide di una serata sfortunata. Conte inserisce anche Giovinco e De Ceglie, ma il risultato non cambia. Finisce in pareggio, con una rete a testa e tanto dispiacere in casa Juve.
Da sottolineare la prestazione superlativa del portiere danese. Wiland è stato una vera ed autentica saracinesca della retroguardia allenata da Solbakken, il quale deve questo pareggio interno quasi esclusivamente al suo estremo difensore. Ottima anche la gara di Quagliarella che, ancora una volta, si è fatto trovare pronto al momento del bisogno e che, con la rete siglata ieri, incrementa la sua media realizzativa e sancisce la sua fondamentale importanza in una squadra che non può essere, nel reparto offensivo, solo Tevez-dipendente.


sabato 14 settembre 2013

Inter- Juve, la sfida infinita

Le Antagoniste storiche del campionato nostrano nella sfida eterna. Con un pizzico di pepe in più: Mazzarri contro Conte.

Rodrigo Palacio e Carlos Tevez
Da sempre, tra le due, non scorre sicuramente simpatia - sportiva-, s'intende.
Ci furono sfide nelle quali la Signora bianconera dominava la scena italiana e non lasciava spazio a fraintendimenti. Poi, il ruolo indiscusso e dominante sulla vetta della classifica, passò alla Milano nerazzurra: era l'era Mancini, culminata poi con il devastante ciclo di Mourinho e il magico Triplete.
Ma, ritornando al presente, la sfida di questa sera rappresenta tutto un nuovo capitolo, da leggere e interpretare incondizionatamente. La Juventus di Antonio Conte, viene da due scudetti consecutivi e palesa una supremazia che, probabilmente, è di gran lunga superiore a quella dello squadrone pre-Calciopoli. L'Inter, invece, arriva da una stagione fallimentare e con il morale tutto da ricostruire; il cambio dell'allenatore è servito a dare un'impronta alla squadra, fondamentale per sancire un nuovo inizio. Le due vittorie in campionato sono come una doccia fresca per una rosa demolita moralmente e vicina anche alla burrascosa situazione finanziaria nella quale naviga la società di Massimo Moratti.
Le due compagini presidenziali, di fatto, hanno puntato tutto sul ruolo centrale e carismatico dei propri mister. Conte è un'autentica macchina da guerra, decisivo e fondamentale sul versante della grinta e della carica agonistica ma anche sul piano tecnico-tattico. Mazzarri, fresco di buone annate alla guida del Napoli, è chiamato in primis a ripristinare calma e lucidità in un'ambiente smarrito e privo di autostima. Ciò che verrà dopo poi, sarà tutto di guadagnato.
Una gara che, comunque vada, non sancirà nessun dominio assoluto. Lo esige l'inizio del torneo e l'importanza di una sfida così epocale quanto strana. Un derby è sempre un derby: tutto può succedere.
Curiosa sarà la prestazione nerazzurra, che, ricorda ( secondo quanto affermato in conferenza dall'allenatone bianconero) un po la Juve del 2011, che ripartiva cauta, nel mezzo del dominio rossonero, ma pensava in grande. Chissà, staremo a vedere.
Ciò che è certo è che l'atmosfera sarà quella delle grandi occasioni. Quella degli stadi che esplodono e degli sfottò prima e dopo il match. Quella di due società che si odiano sul campo e si bacchettano fuori.
Sarà la sfida di chi ama il calcio. Il Derby d'Italia, la regina delle gare...
Sedetevi sulle poltrone, con l'adrenalina dello sportivo vero e il cuore che palpita veloce.
Questa è Inter-Juve...lo Spettacolo è assicurato.

venerdì 13 settembre 2013

Sau Vs Rossi: il duello si tinge d'azzurro

Il lunch-match di domenica a Firenze rappresenta anche il duello tra due furetti del nostro campionato. Stesso sogno nel cassetto: conquistare la nazionale.



La sfida tra due talenti del calcio italiano, rispettivamente di Cagliari e Fiorentina, sarà spettacolo puro.
Classe '87, i due giovani attaccanti si contenderanno, domenica al Franchi, lo scettro da protagonista. Sotto gli occhi del CT azzurro Cesare Prandelli, fondamentale sarà garantire un'ottima prestazione per convincere il tecnico, a suon di gol e impegno costante, di meritare la casacca della Nazionale.
Il mondiale in Brasile fa gola a tanti ma non tutti, a giochi fatti, saranno nella lista dei convocati. Di una cosa, però, siamo certi: ognuno farà il diavolo a quattro per occupare un posto tra le fila degli attaccanti ed entrambi, così come i vari Gilardino, Matri ,Pazzini, Borriello e via dicendo nella numerosa lista delle punte italiane che ancora devono concretamente convincere Prandelli, lotteranno fino alla fine per raggiungere l'ambito traguardo.
Uno scontro, tra Marco Sau e Giuseppe Rossi, che ancora non si era presentato e che, data anche l'esclusione dalla convocazione azzurra dei giorni precedenti e l'orario della gara fissato per le 12: 30, sarà tutto da... gustare.

giovedì 12 settembre 2013

Cagliari Calcio, cresce l'ottimismo

Cresce la fiducia nei propri mezzi in casa rossoblu; a Firenze con la formazione tipo.


Andrea Cossu
Dopo un periodo di assenza, lontano dai campi, è prossimo al rientro il trequartista sardo Andrea Cossu, fondamentale nello scacchiere di Lopez e nelle sinergie della manovra d'attacco. Si riprende il proprio posto anche Davide Astori che, allontanate le sirene del calciomercato, non ha altro a che pensare se non al cammino della propria squadra.
In casa della Fiorentina, imporsi sarà sfida ardua. La vittoria a Firenze è lontana ai tempi della squadra dello scudetto ma nulla, nel calcio, è mai scontato e banale. Il Cagliari dunque potrebbe presentarsi con la formazione ideale, con molta probabilità di schierare il  4-3-3.
Il gruppo, solido e coeso, può far bene. Il mercato estivo non ha stravolto l'organico se non per la partenza (direzione Brasile) dell'attaccante Thiago Ribeiro, subito rimpiazzato da Agim Ibraimi.
I meccanismi di una squadra che mantiene, anno dopo anno, il medesimo assetto tattico da proporre su una rosa che cambia pochi tasselli, non è roba da poco. Una squadra, il Cagliari, che l'anno scorso, in un girone di ritorno fantastico, deteneva un tabellino di marcia a ritmo d'Europa. Nonostante l'obiettivo annuale resti sempre la salvezza, la squadra rossoblu ha tutte le carte per poter fare ancora meglio e osare in termini di classifica nel campionato in corso.
Tutto è possibile, basta crederci...

martedì 10 settembre 2013

Italia-Rep. Ceca: vietato sbagliare

Nella foto, il capitano e portiere azzurro Gigi Buffon
Questa sera, allo Juventus Stadium in Torino, va in scena Italia- Repubblica Ceca, gara valevole per le qualificazioni ai mondiali di Brasile 2014. Con una vittoria, l'Italia, con due turni d'anticipo può mettere in tasca la qualificazione. Intanto, allontanando le voci che vedono l'ex allenatore viola lontano dalla panchina azzurra, tutto l'ambiente sa di non incontrare un'avversario allo sbando.


La sfida allo Juventus Stadium diventa quindi fondamentale. "Non dovremo sbagliare nulla", ha affermato Cesare Prandelli.
Il CT spende belle parole per il proprio gruppo, capace di soffrire e lottare ma che ancora deve maturare per quando riguarda l'esaltazione massima delle qualità del singolo. Accolti calorosamente, i ragazzi della nazionale respirano l'entusiasmo dei sostenitori giunti in massa. In primis, Mario Balotelli; l'attaccante rossonero infatti, è stato osannato con cori e applausi da un pubblico in festa.
Per quanto riguarda il match con la Bulgaria, Prandelli tiene conto delle sbavature commesse e dei disordini tattici creatisi nell'arco della gara, in modo tale da evitare gli stessi errori nella gara di questa sera. A tre giorni da una partita sofferta e combattuta, esso sa che gli uomini di Bilek faranno il massimo per giocarsi le ultime chance. La voglia azzurra di archiviare la pratica è tanta; speriamo bene.

Nell'attesa di vedere in campo la formazione titolare, proviamo ad ipotizzare le probabili formazioni:

Italia (3-5-2): Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Montolivo, Pirlo, Candreva, Giaccherini; Balotelli, Osvaldo.
A disp.: Marchetti, Astori, Ogbonna, Pasqual, Florenzi, Aquilani, Verratti, Diamanti, El Shaarawy, Gilardino, Sirigu. All.: Prandelli.

Repubblica Ceca (4-2-3-1 ): Cech; Gebre Selassie, Sivok, M. Kadlec, Limbersky; Plasil, Darida; Husbauer, Rosicky, Jiracek; Kozak.
A disp.: Vaclik, Drobny, Suchy, Prochazka, Kusnir, Vanek, Horava, Kolar, V. Kadlec, Lafata, Rabusic. All.: Bilek.


Arbitro: Eriksson (Sve)

lunedì 9 settembre 2013

Stadio Sant'Elia: apertura vicina



Forse, la luce in fondo al tunnel, questa volta, è visibile per davvero.
Già, proprio così; dopo numerose trasferte forzate, il Cagliari avrà nuovamente la propria dimora storica.
Il Sant'Elia sta per riprendersi i propri giocatori, l'affetto dei propri tifosi, il calore della propria gente.
La questione Stadio, dunque, sta fortunatamente per concludersi. Il via libera della conferenza dei servizi è giunta qualche giorno fa, quando Regione, Provincia e Sovrintendenza hanno dato consenso favorevole per quanto riguarda l'apertura (inizialmente solo parziale) del Sant'Elia. L'ambiente rossoblu è comunque entusiasta e spera, una volta per tutte, di salutare Trieste in maniera definitiva.
Incrociando le dita dunque la gara tra le proprie mura potrebbe avvenire proprio il 21 Settembre contro la Sampdoria altrimenti, nella peggiore delle ipotesi, tutto sarà da rinviare nella gara contro l'Inter del 29 Settembre.
Notizie più che positive perciò in casa Cagliari; speriamo che, tutto questo entusiasmo influisca positivamente sul rendimento di una rosa oramai più che consolidata e forgiata a dovere per affrontare il peggio, contro tutto e tutti.

sabato 7 settembre 2013

Agim Ibraimi, nuovo attaccante del Cagliari Calcio

Agim Ibraimi, neo acquisto del Cagliari Calcio
Il nuovo arrivo in casa rossoblu si chiama Agim Ibraimi, classe 1988, nazionale macedone.
Così Cellino, colma il posto libero nel reparto d'attacco lasciato vuoto dopo la partenza di Thiago Ribeiro. Il venticinquenne, giunto nell'ultima giornata del calciomercato, predilige giocare esternamente ma non disdegna l'essere schierato anche da seconda punta. Il giocatore giunge in Sardegna con la formula del prestito con diritto di riscatto, nell'ambito di uno scambio con il mediano uruguaiano Ceppellini, ai margini della squadra dopo il rientro dal prestito con il Lumezzane.
Dotato di buona tecnica e discreta abilità negli assist, il giocatore macedone dovrà ora ben inserirsi negli schemi di Mister Lopez e guadagnarsi così un faticoso posto da titolare nel reparto offensivo. L'attaccante ex Maribor, non ha la fama del grande goleador, ma è abile nei calci piazzati.
In carriera, ha segnato 45 reti in 169 partite. Per quanto riguarda la nazionale invece, 4 reti in 19 partite.
Possibile esordio nella trasferta del 15 Settembre, alle 12, nella gara contro la Fiorentina.
Benvenuto in casa rossoblu, Agim!

mercoledì 4 settembre 2013

Intervista a Federico Nesi, giovane rider romano.

"Devi sentire l'onda, assecondare la sua energia, sintonizzarti e poi lasciarti andare."
Così Patrick Swayze, nel film "Point Break", descriveva l'emozione straordinaria che si prova nel cavalcare e sfidare le onde.
Proprio così: le onde, il mare. L'acqua e le sue movenze...
Il vento accarezza l'azzurro mare della Sardegna, dove i ragazzi su una tavola volano e sognano in grande.
Ci troviamo a Sant'Antioco, località Sa Barra, nuovo tempio del windsurf isolano. Già da qualche anno infatti, grazie allo straordinario lavoro di Gigi Madeddu ( tra i migliori rider del panorama italiano e padrone di casa), tantissimi ragazzi accorrono da ogni dove per sfruttare le peculiarità climatiche offerte da questa splendida laguna, oramai realtà consolidata del windsurf  nonché autentica accademia giovanile. Schiaffeggiata da venti occidentali ed orientali, il "Windsurf Club Sa Barra" sta diventando sempre più la metà ideale per affinare la tecnica e dilettarsi nei freestyle.

Federico Nesi
Tra questi, un giovane ragazzo proveniente da Roma, Federico Nesi, 15 anni e la tempra di chi vuole dire la sua in questa disciplina che sempre più si afferma e si conferma tra le attività sportive del momento.








Ciao Federico, è un piacere conoscerti. Come nasce la passione per il windsurf?
La passione per il windsurf nasce grazie alla mia famiglia. Fin da piccolo, ho sempre trascorso le vacanze estive in posti caratterizzati dalla presenza di venti, tra i quali la Sardegna. Altro fattore che ha inciso molto sulla mia passione è stato che, anche mio papà, è un'amante del windsurf. Quindi non è stato molto difficile venire a contatto con questa realtà.

Cosa significa per te fare windsurf?
Per me il windsurf è uno stile di vita. Ogni volta che  pratico questo sport, esso mi trasmette sensazioni fantastiche. Questo accade, soprattutto, quando imparo manovre nuove.

Federico, sportivamente parlando, come ti descriveresti?
Sono un atleta a tutti gli effetti. Oltre al windsurf, durante i giorni nei quali non c'è vento, mantengo il mio fisico in forma andando in palestra. Tutto ciò è necessario per gli allenamenti in acqua e per le gare.

Quali sono le qualità fondamentale necessarie per praticare questa disciplina?
Pazienza. Ci vuole soprattutto molta pazienza e tanta determinazione. Perché per imparare questo sport le cadute sono numerose e a volte, a causa di questo fattore, ci si scoraggia parecchio.

La cosa più bella che ti ha regalato questo sport?
Le sensazioni fantastiche che si provano quando la tavola scivola velocissima sull'acqua. Poi sicuramente i salti e le acrobazie!

Prossimi obiettivi?
Preferisco fare un passo alla volta. Comunque il mio principale obiettivo è quello di raggiungere livelli sempre più alti. Insomma, crearmi un' immagine nel panorama del windsurf italiano. Dopodiché, si vedrà...

Un consiglio per chi intende affacciarsi al mondo del windsurf?
Il windsurf regala sensazioni bellissime. Una volta che si inizia a praticarlo, non si riesce a smettere più.

Le acrobazie sulla tavola del giovane Federico Nesi