sabato 14 settembre 2013

Inter- Juve, la sfida infinita

Le Antagoniste storiche del campionato nostrano nella sfida eterna. Con un pizzico di pepe in più: Mazzarri contro Conte.

Rodrigo Palacio e Carlos Tevez
Da sempre, tra le due, non scorre sicuramente simpatia - sportiva-, s'intende.
Ci furono sfide nelle quali la Signora bianconera dominava la scena italiana e non lasciava spazio a fraintendimenti. Poi, il ruolo indiscusso e dominante sulla vetta della classifica, passò alla Milano nerazzurra: era l'era Mancini, culminata poi con il devastante ciclo di Mourinho e il magico Triplete.
Ma, ritornando al presente, la sfida di questa sera rappresenta tutto un nuovo capitolo, da leggere e interpretare incondizionatamente. La Juventus di Antonio Conte, viene da due scudetti consecutivi e palesa una supremazia che, probabilmente, è di gran lunga superiore a quella dello squadrone pre-Calciopoli. L'Inter, invece, arriva da una stagione fallimentare e con il morale tutto da ricostruire; il cambio dell'allenatore è servito a dare un'impronta alla squadra, fondamentale per sancire un nuovo inizio. Le due vittorie in campionato sono come una doccia fresca per una rosa demolita moralmente e vicina anche alla burrascosa situazione finanziaria nella quale naviga la società di Massimo Moratti.
Le due compagini presidenziali, di fatto, hanno puntato tutto sul ruolo centrale e carismatico dei propri mister. Conte è un'autentica macchina da guerra, decisivo e fondamentale sul versante della grinta e della carica agonistica ma anche sul piano tecnico-tattico. Mazzarri, fresco di buone annate alla guida del Napoli, è chiamato in primis a ripristinare calma e lucidità in un'ambiente smarrito e privo di autostima. Ciò che verrà dopo poi, sarà tutto di guadagnato.
Una gara che, comunque vada, non sancirà nessun dominio assoluto. Lo esige l'inizio del torneo e l'importanza di una sfida così epocale quanto strana. Un derby è sempre un derby: tutto può succedere.
Curiosa sarà la prestazione nerazzurra, che, ricorda ( secondo quanto affermato in conferenza dall'allenatone bianconero) un po la Juve del 2011, che ripartiva cauta, nel mezzo del dominio rossonero, ma pensava in grande. Chissà, staremo a vedere.
Ciò che è certo è che l'atmosfera sarà quella delle grandi occasioni. Quella degli stadi che esplodono e degli sfottò prima e dopo il match. Quella di due società che si odiano sul campo e si bacchettano fuori.
Sarà la sfida di chi ama il calcio. Il Derby d'Italia, la regina delle gare...
Sedetevi sulle poltrone, con l'adrenalina dello sportivo vero e il cuore che palpita veloce.
Questa è Inter-Juve...lo Spettacolo è assicurato.

1 commento:

  1. Difficile ma non impossibile. Meglio restare con i piedi per terra, sono state giocate, appena due partite.
    L'Inter è una squadra decisamente più solida rispetto all'anno scorso, ma davanti è ancora un po "imballata":
    La Juventus è più o meno come l'anno scorso, è vero che ha Tevez in più, ma nella sostanza ha gli stessi pregi e difetti della stagione scorsa. Ciò nonostante è ancora la squadra favorita per la vittoria finale nel campionato italiano.
    Vincere o perdere avrà un'importanza relativa come la vittoria interista dell'anno scorso (che non dimentichiamolo MAI resterà indelebile alla storia come la prima sconfitta dei gobbi allo Juventus Stadium...).
    FORZA INTER!

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