mercoledì 4 settembre 2013

Intervista a Federico Nesi, giovane rider romano.

"Devi sentire l'onda, assecondare la sua energia, sintonizzarti e poi lasciarti andare."
Così Patrick Swayze, nel film "Point Break", descriveva l'emozione straordinaria che si prova nel cavalcare e sfidare le onde.
Proprio così: le onde, il mare. L'acqua e le sue movenze...
Il vento accarezza l'azzurro mare della Sardegna, dove i ragazzi su una tavola volano e sognano in grande.
Ci troviamo a Sant'Antioco, località Sa Barra, nuovo tempio del windsurf isolano. Già da qualche anno infatti, grazie allo straordinario lavoro di Gigi Madeddu ( tra i migliori rider del panorama italiano e padrone di casa), tantissimi ragazzi accorrono da ogni dove per sfruttare le peculiarità climatiche offerte da questa splendida laguna, oramai realtà consolidata del windsurf  nonché autentica accademia giovanile. Schiaffeggiata da venti occidentali ed orientali, il "Windsurf Club Sa Barra" sta diventando sempre più la metà ideale per affinare la tecnica e dilettarsi nei freestyle.

Federico Nesi
Tra questi, un giovane ragazzo proveniente da Roma, Federico Nesi, 15 anni e la tempra di chi vuole dire la sua in questa disciplina che sempre più si afferma e si conferma tra le attività sportive del momento.








Ciao Federico, è un piacere conoscerti. Come nasce la passione per il windsurf?
La passione per il windsurf nasce grazie alla mia famiglia. Fin da piccolo, ho sempre trascorso le vacanze estive in posti caratterizzati dalla presenza di venti, tra i quali la Sardegna. Altro fattore che ha inciso molto sulla mia passione è stato che, anche mio papà, è un'amante del windsurf. Quindi non è stato molto difficile venire a contatto con questa realtà.

Cosa significa per te fare windsurf?
Per me il windsurf è uno stile di vita. Ogni volta che  pratico questo sport, esso mi trasmette sensazioni fantastiche. Questo accade, soprattutto, quando imparo manovre nuove.

Federico, sportivamente parlando, come ti descriveresti?
Sono un atleta a tutti gli effetti. Oltre al windsurf, durante i giorni nei quali non c'è vento, mantengo il mio fisico in forma andando in palestra. Tutto ciò è necessario per gli allenamenti in acqua e per le gare.

Quali sono le qualità fondamentale necessarie per praticare questa disciplina?
Pazienza. Ci vuole soprattutto molta pazienza e tanta determinazione. Perché per imparare questo sport le cadute sono numerose e a volte, a causa di questo fattore, ci si scoraggia parecchio.

La cosa più bella che ti ha regalato questo sport?
Le sensazioni fantastiche che si provano quando la tavola scivola velocissima sull'acqua. Poi sicuramente i salti e le acrobazie!

Prossimi obiettivi?
Preferisco fare un passo alla volta. Comunque il mio principale obiettivo è quello di raggiungere livelli sempre più alti. Insomma, crearmi un' immagine nel panorama del windsurf italiano. Dopodiché, si vedrà...

Un consiglio per chi intende affacciarsi al mondo del windsurf?
Il windsurf regala sensazioni bellissime. Una volta che si inizia a praticarlo, non si riesce a smettere più.

Le acrobazie sulla tavola del giovane Federico Nesi









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