giovedì 29 agosto 2013

1° Torneo di Ping-Pong "Cafè Hotel del Corso"

La giornata tanto attesa della finale, giunge un po così, in sordina, nel dubbio legato alle condizioni climatiche nelle quali il vento, per tutto l'arco del giorno, ha fatto da padrone. Ma per il gran finale, di un torneo che ha coinvolto tante persone e riesumato dalle ceneri uno sport stupendo che sembrava dimenticato, il vento si è concesso un po di tregua. La serata, da subito, preannuncia uno spettacolo da gustare. La musica ritmata dalle sonorità rock fa da colonna sonora al riscaldamento degli atleti; dal pubblico, le fotografie di Jacopo Longu immortalano le movenze dei finalisti; Corrado Steri e suo fratello Fabrizio si intervallano al microfono per i doverosi ringraziamenti alle persone coinvolte e per la presentazione dei profili dei giocatori che, sulle note di "Eye of the Tiger", sentono pizzicare le corde del cuore e si fanno invadere da forti e intense emozioni. Un'ottima cornice di pubblico esalta "I fantastici 4", coccola i propri beniamini e dispensa grandi applausi. La tensione è nell'aria, così come la paura di perdere. Perché alla fine del percorso quando tanto sudore è stato versato, tutto ha un sapore diverso e il match conclusivo, l'ultimo match, non ha nulla a che vedere con tutte le altre gare.
Va così in scena, in un mercoledì d'Agosto, la finale del "1° Torneo di Ping-Pong Cafè Hotel del Corso". Si parte con la gara terzo/quarto posto, Moccia contro Spiga. Il primo, più cinico e spietato, si impone sul suo avversario con il risultato secco di tre a zero. Spiga, al quale vanno comunque i più vivi complimenti, forse è entrato in gara troppo tardi, permettendo così a Vito Moccia di gestire i set con la giusta padronanza e cattiveria agonistica. Quest'ultimo pertanto, medaglia di bronzo, può sorridere e sollevare la coppa.
Successivamente cala, per qualche istante, il silenzio per la finalissima tra Massa e Macrì. Tutti sanno che sarà una gara al cardiopalma, in un duello senza esclusione di colpi nel quale però soltanto uno trionferà. Il primo set va a Macrì, la cui concentrazione è esemplare. Ma Massa non demorde, sostenuto dai suoi fan che per l'occasione sono accorsi numerosi. Il beniamino locale, dunque, non delude le aspettative del proprio pubblico. Con colpi da campione, si aggiudica il secondo set rimettendosi così in pista. Gli applausi per Massa sono il giusto incitamento per non mollare, la giusta carica che accompagna il braccio ad andare più forte. Euforico e diabolicamente assettato di vittoria, Massa vince anche il terzo set. Siamo due a uno. Manca un solo set alla vittoria. Macrì ci crede; non ha nessuna intenzione di spianare la strada al suo avversario. Battute fulminee, colpi da antologia. Questa è la finale ed è pura adrenalina. Il quarto set scivola veloce sui colpi di Massa che a tutti i costi vuole mettere le mani sul trofeo più prestigioso, quello che per una notte lo incoronerà "Re della racchetta". E cosi fu: con il risultato di tre a uno, sotto la musica a palla di "We are the Champions", Massa può esultare di fronte ad un pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo. Macrì, medaglia d'argento, merita comunque gli applausi. Il suo è stato un torneo degno di nota, nel quale il rispetto nei confronti dello sport e dell'avversario non è mai mancato. Un piacere sarà ritrovarlo, come per gli altri suoi compaesani, l'anno prossimo per la seconda edizione del Torneo.
Si procede con le premiazioni (tra queste anche la coppa per il vincitore del Torneo di Consolazione assegnata a Jacopo Longu), poi spumante e torta per tutti i partecipanti al torneo.
E' stato un torneo fantastico. Tante persone si sono messe in gioco, tante hanno apprezzato lo spettacolo. Lo sport è aggregazione sociale, divertimento, competitività e tutto ciò è stato ampiamente palesato. Questo torneo sancisce anche un altra vittoria, forse quella più importante. Il ping pong ritorna da protagonista, dopo anni trascorsi nel dimenticatoio, nell'ombra di altre realtà sportive che predominano nel nostro territorio. Il merito più grande va agli organizzatori, Corrado Steri e sua figlia Federica, i quali hanno speso tante energie e tempo per la causa. La loro, è una scommessa vinta: si sentirà parlare spesso di questa disciplina ora non più ai margini dell'immaginario sportivo.
Ci mancheranno le urla di sfida e di esultanza, gli incoraggiamenti dai tavoli, gli applausi, la voce al microfono che sancisce l'inizio della gara. Le simpatiche sviste al segnapunti, le pause nell'attesa che i passanti facciano il giro largo, le rincorse dietro la pallina che fugge sotto i colpi di forti battute. Le riunione ai tavoli delle vecchie glorie nel post gara, le infinite partite al termine delle gare regolamentari tra gli appassionati di ping pong, l'inconfondibile rumore che la palla emette quando picchia sul tavolo. 
Questo probabilmente ci mancherà davvero. Lo sport, anche questa volta, insegna. Come disse Pierre de Coubertin: "Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna, e la sua assenza non potrà mai essere compensata"." Come dargli torto...
Non mi resta quindi che porgere un caro saluto a tutti, spettatori e lettori del blog, e rinviare l'appuntamento all'anno prossimo con la seconda edizione del Torneo, più carichi e numerosi che mai!
       
                                                                                                                                       Riccardo Sanna


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